Dopo un lungo periodo di cassa integrazione che era cominciato dal 17 gennaio, con l’accordo con l’azienda, e dopo un primo gruppo di rientri nei giorni scorsi, da oggi è ripreso il lavoro nello stabilimento Leonardo di Grottaglie in provincia di Taranto”. Davide Sperti Segretario Generale Uilm Taranto.
Si dovrebbe lavorare sino a novembre con una produzione di 4/5 coppie di fusoliere Boeing 787 al mese. Su oltre mille addetti che sono la forza lavoro di Grottaglie, non hanno mai fatto un solo giorno di cassa integrazione solo un centinaio di addetti divisi tra ingegneria di produzione, di prodotto e industriale.
Da oggi la situazione nello stabilimento vede full il personale incaricato dei montaggi, nel senso che per queste unità non c’è al momento cassa integrazione, mentre è a rotazione per fabbricazione, qualità e altri settori dello stabilimento. Resta invariata anche la situazione dell’indotto di Leonardo che sconta la mancanza di lavoro e dove gli ammortizzatori sociali volgono al termine. Il 20 settembre, dovrebbe esserci l’incontro con Leonardo per un punto di situazione e l’esame dei carichi di lavoro per tutta la divisione Aerostrutture dell’azienda. In quella sede confermeremo a Leonardo che per noi Uilm la cassa integrazione a Grottaglie vale solo per il 2022.
Rispetto agli altri tre stabilimenti di Aerostrutture di Leonardo, cioè Nola, Pomigliano D’Arco e Foggia, quello di Grottaglie ha fatto maggiore ricorso alla cassa ordinaria avendo allo stato solo una commessa di lavoro, la costruzione di due sezioni di fusoliera in composito per il Boeing 787. I sindacati attendono che prendano corpo i nuovi progetti industriali annunciati dall’azienda per il sito del Tarantino. Lo scorso anno, pur essendoci mancanza di lavoro, a Grottaglie che nel resto di Aerostrutture non si é fatta in alcun modo la cassa integrazione ma si é ricorsi ad in alternativa basata anche sull’uso delle ferie del personale e delle giornate festive (smonetizzazione) che in precedenza venivano pagate.