FIM-FIOM UILM chiedono incontro al MISE
Si è tenuto in data 15 gennaio l’incontro previsto per l’avvio delle attività di bonifica in capo ad Ilva in Amministrazione straordinaria, così come previsto dalla legge.L’Azienda ha illustrato l’iter di assegnazione delle attività da realizzare, attraverso bandi specifici di gara, con il conseguente avvio di n. 4 attività/cantieri rispetto alla messa in sicurezza delle seguenti aree:
- Discarica ex “Cava due mari”,
- Discarica ex “Cementir”,
- Area “fanghi Acciaieria e Altoforno”,
- Caratterizzazione ambientale “Collinette ecologiche”.
Tali esecuzioni di attività determinerebbero, di fatto, due bacini occupazionali distinti: uno relativo all’impiego di 40 unità lavorative dal bacino dei lavoratori di Ilva in A.S. funzionali alla costituzione dei cantieri, i quali saranno alle dirette dipendenze di Ilva; il secondo relativo all’assunzione con forma di distacco (legge160) di 25 unità lavorative, per le aziende aggiudicatarie dei bandi, attraverso un contratto a tempo determinato.
FIM-FIOM-UILM hanno evidenziato in tale ambito, che la condizione dei lavoratori assunti dalle aziende esecutrici, dovrà necessariamente prevedere l’inquadramento professionale del CCNL dei metalmeccanici, diversamente potrebbe determinarsi un dumping contrattuale che stravolgerebbe la natura dell’accordo sindacale del 06.09.2018, oltre al danno di natura economica e normativa.
Tuttavia riteniamo gli elementi raccolti in questo primo incontroutili a costituire un elemento fondamentale per quanto attiene l’avvio della decontami-nazione delle aree inquinate attraverso il reimpiego dei lavoratori di Ilva in Amministrazione Straordinaria.
Necessita dunque, prima dell’avvio delle attività da parte di Ilva e delle società aggiudicatarie, l’ulteriore approfondimento delle questioni attraverso un incontro ad hoc in sede Ministeriale.