PESANTI CONGUAGLI 730: LA UILM SCRIVE ALLA DIREZIONE INPS
Per molti lavoratori appartenenti attualmente a questo bacino, anche quest’anno con la dichiarazione dei redditi, non sono mancate le amare sorprese dovute a pesanti conguagli dovuti alla situazione reddituale straordinaria.
Vale a dire che, le retribuzioni di questi lavoratori fondano su un doppio pilastro, quello relativo ad INPS, che ne garantisce la retribuzione della cassa integrazione straordinaria a euqlla relativa ad Ilva, che a sua volta ne assicura l’integrazione del 10%.
Questa doppia, straordinaria forma di remunerazione, genera per sua natura e, nella stragrande maggioranza dei casi, un debito relativo all’imposta per effetto del cumulo dei redditi, che di riflesso si traduce in pesanti conguagli per il contribuente in sede di dichiarazione dei redditi.
Questa condizione sarebbe facilmente arginata se l’Ente, in questo caso INPS, concedesse la possibilità, limitatamente a coloro che ne facciano espressa richiesta, di non applicazione delle detrazioni da lavoro dipendente sul reddito da CIGS (come prassi), ma su quello presunto (ILVA e INPS), il quale si stima prossimo nella media ad € 17.000.
In fatti, questi lavoratori beneficiano oltre alla CIGS, come noto, di un reddito da parte di ILVA per effetto dell’integrazione salariale del 10% attribuita annualmente dal Governo seguitamente agli accordi sottoscritti in sede ministeriale e resi esecutivi dai vari Decreti di spesa.
In definitiva, attribuire dunque, la facoltà di applicazione della detrazione da lavoro dipendente su un reddito presunto di € 17.000, che come innanzi dettagliato è la sommatoria dei due redditi, eviterebbe il pesante sbilancio dei conguagli reddituali per questi lavoratori.
Sono queste dunque le motivazioni che ci hanno indotto la UILM a scrivere alla direzione della sede INPS territoriale. E’ necessario a nostro giudizio, percorrere tutte le strade a disposizione per fa sì che questi lavoratori, lo ricordiamo, già pesantemente penalizzati, non subiscano oltre al danno la beffa di pesanti conguagli dovuti alle dichiarazioni dei redditi.