ISPEZIONE DELLA UILM NEL CANTIERE DI BONIFICA “EX CAVA 2 MARI” L’AZIENDA CONVOCA RIUNIONE PER GIORNO 15 SETTEMBRE ORE 11.30
A valle dei sopralluoghi effettuati nelle aree interne del cantiere, in ultimo quello della mattina dell’ 8 settembre, pubblichiamo Ia nota integrale inviata ad ILVA dei riscontri effettuati.
In riferimento all’oggetto, dietro indicazione dei lavoratori ivi impegnati nelle attività collaterali alla costituita area di lavoro significhiamo quanto segue:
“E’ imprescindibile visionare ed avere contezza della mappatura delle aree e dei depositi di materiali oggetto della bonifica, in esse contenuti, partendo dal risultato della caratterizzazione delle aree in conformità alle esecuzioni di decontaminazione in capo a ILVA.
Viene accertato il sollevamento di sostanze polverulente prodotte dai mezzi intransito interni alle aree di lavoro, la cui massa a contatto con l’inconsistenza del manto stradale, in diverse occasioni producono polveri tali da imbrattare e molestare i lavoratori che ivi svolgano abitudinariamente ruoli e funzioni assegnate.
Va considerata la necessità di monitorare costantemente la qualità dell’aria, attraverso il campionamento nei vari punti di cantiere, ove vi sia presenza di personale, con particolar riguardo alle aree limitrofe ai cumuli di materiale, soprattutto in ragione dell’eventuale spolverio che potrebbe ingenerarsi.
Il cantiere è provvisto di una macchina di ausilio per le operazioni di spazzamento del manto stradale, in ragione della quale nessuna operatività viene apprezzata in riflessione di cui, nel transitorio, va assicurato l’abbattimento delle polveri garantendo la costante umidificazione dei tratti di percorrenza e camminamento delle maestranze e dei veicoli circolanti.
Essendo le aree innanzi raffigurate, incolte e soggette ad ogni possibile lascito di rifiuto, anche speciale, da parte di ignoti, va scongiurata attraverso la puntuale e preventiva valutazione del rischio, l’eventuale presenza di materiali di diversa natura i quali possono causare, nei casi specifici, pericolose proiezioni di ogni tipo che metterebbero a rischio l’incolumità degli operatori, nondimeno micidiali frammenti infausti per inalazione, come del caso di fibre contenenti amianto e FAV.
Attesi i fatti del 6 agosto u.s. in cui, da quanto riferito dai lavoratori, durante le normali attività di lavoro, si è acquisita notizia del rinvenimento di un tratto di materiale presumibilmente contente amianto. Diventa a questo punto imprescindibile che la datrice di lavoro consideri, in via preventiva, l’impatto ambientale di queste aree, soprattutto nel caso di possibile presenza di manufatti contenenti amianto o FAV e, tutelare incondizionatamente e con ogni mezzo, l’incolumità degli occupanti del cantiere e la popolazione circostante.
Nel merito delle normali operazioni di lavoro, è stata ricorrente la condizione di ferite da insetti a danno di alcuni lavoratori, per i quali è necessaria la dotazione medicale di primo soccorso e di cura, considerando possibili shock anafilattici.
Per quanto attiene la dotazione di acqua potabile e la costante igiene del cantiere, si è potuto accertare che è necessario sopperire puntualmente ad ogni eventuale possibile carenza dei prodotti utili alla vita del cantiere, così evitando la fermata delle attività.
Nello specifico, si attribuisce alla presente, valenza tale riveniente dal particolare stato di abbandono delle aree di transito dei mezzi, le quali al passaggio degli stessi, liberano quantità di polveri tali da indurre le scriventi a segnalare, a nostro giudizio, le evidenti carenze sul piano dell’incolumità della sicurezza dei lavoratori e di quanto dalle leggi imposto in termini di salvaguardia ambientale.
Restiamo in attesa di un tavolo di incontro immediato a tema, che affronti tutte le problematiche di cui si fa menzione, invero, vista la natura delle problematiche auspichiamo, diversamente dalle precedenti, il confronto si svolga alla presenza degli interessati e contestualmente ad un’ispezione congiunta con le RR.LL.SS. in cantiere e nel per pieno rispetto delle norme anticontagio da COVID-19.
Avvertiamo sinora che, ove non saranno attentamente discusse e risolte le tematiche di cui al presente, si adirà inevitabilmente il competente Organo di vigilanza per le determine di circostanza.