INCONTRO CON I COMMISSARI: SERVE L’INTERVENTO IMMEDIATO DEL GOVERNO
Si è conclusa la riunione convocata in data odierna (Mercoledì per chi legge) da ILVA in Amministrazione Straordinaria. All’incontro hanno partecipato le OO.SS., i Commissari straordinari Francesco Ardito, Alessandro Danovi e Antonio Lupo, il responsabile gestione amministrativa Claudio Sforza ed i responsabili Risorse umane Claudio Picucci e Rosario Fazio.
A riguardo di questi ultimi, abbiamo rappresentato nel dettaglio i contenuti della nostra denuncia di giorno 19 maggio 2020 la quale ha dato luogo alla costituzione della task force da parte di Ilva, tra cui anche il custode giudiziario (dietro indicazione della procura della Repubblica) e altre figure che, a nostro avviso, devono rapidamente riprogrammare l’ispezione interna allo stabilimento per accertare il reale stato degli impianti.
Azione che si rende imprescindibile anche e soprattutto a valle del diniego da parte di ArcelorMittal, che ha di fatto negato l’ispezione degli impianti alla delegazione di tecnici e responsabili. Tutto ciò, a nostro giudizio, non ha giustificazione alcuna e getta ulteriore fondamento a quanto rappresentato dalle scriventi, partendo dal mi- nimo storico esercizio degli impianti, passando dalla mancanza di manutenzioni ordi- narie e straordinarie, finendo nel totale abbandono di alcune aree dello stabilimento senza neppure più l’organizzazione di presidi. I tubifici ne sono palese raffigurazione.
Ai Commissari Straordinari, che ricordiamo essere i legittimi proprietari degli impianti, abbiamo inoltre ritratto scelte industriali da parte di ArcelorMittal relative alla fermata di alcuni impianti strategici come Acciaieria 1, AFO2, impianti di finitura, logistica, manutenzione, ecc. , le quali come ricaduta, tra l’altro, hanno anche determinato organici perfino al di sotto di quelli intimati dall’ordinanza Prefettizia, per quanto si legge nel decreto, nel rispetto del DPCM 22 marzo 2020 ed a garanzia della sicurezza e salvaguardia degli impianti.
La quasi paralisi delle manutenzioni ha inevitabilmente anche prodotto ricadute pesantissime sul bacino dell’appalto, il quale rappresenta, così come abbiamo riportato ai Commissari Straordinari, uno standard elevatissimo di professionalità che va difeso vista la particolarità e complessità degli impianti.
Inaccettabili e gravi le protratte fermate dell’esecuzione dei lavori previsti dall’AIA, i quali dagli annunci fatti dall’azienda sarebbero dovuti già ripartire.
FIM e UILM, per quanto attiene il tema di avvio delle bonifiche e la ricollocazione dei lavoratori attualmente in CIGS, hanno ancora una volta rappresentato a ILVA gli inaccettabili ritardi, per effetto dei quali è necessario il massimo impegno per una rapida accelerata funzionale all’apertura degli altri cantieri previsti e l’ulteriore impie- go di lavoratori con criteri di rotazione equi, ma soprattutto che, a partire dai tavoli di incontro previsti nei prossimi giorni con il Governo e multinazionale, riaffermando sì il tema delle bonifiche, ma tale da non distogliere dal vero punto fermo da cui far partire ogni discussione: Ambiente, Salute e Lavoro senza discrimini.
SARA’ IL NUOVO PIANO INDUSTRIALE AD ADEGUARSI ALL’ACCORDO DEL 2018 E NON IL CONTRARIO.