ILVA IN AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA

PROSEGUE L’ITER PER LE ATTIVITA’ IN CAPO AD ILVA

Si è svolta in modalità videoconferenza la riunione prevista per l’avvio delle attività di bonifica i capo ad Ilva in Amministrazione straordinaria. Presenti i responsabili di Ilva e le OO.SS., per una discussione contestuale all’avvio delle attività ed al graduale reinserimento del personale attualmente in CIGS per dar corso all’attuazione del DPCM del 29 settembre 2017 in merito alle attività di bonifiche e decontaminazione in capo alla gestione Commissariale di Ilva.

Va ancora una volta evidenziato il fatto che questa misura è stabilita dal DPCM del 29 settembre 2017 che impone obbligo a Ilva della esecuzione delle bonifiche e decontaminazione delle aree. Inoltre queste opere sarebbero dovute partire molto tempo prima, ma l’incapacità di alcuni soggetti politici, e non solo, hanno temporeggiato su tutto ciò ed hanno di fatto ritardato quel minimo sollievo e forma di valorizzazione per questi lavoratori.

Giova inoltre evidenziare che questa misura, seppur dia una spinta alle lancette di un orologio paradossalmente fermo, ha carattere di transitorietà e non strutturalità. Tradotto, ciò significa, già a partire dalla discussione che si intavolerà con il governo a valle delle dichiarazioni della presentazione di un nuovo piano industriale, che nien- te e nessuno può attentare alle garanzie occupazionali previste dall’accordo del 6 settembre 2018.

Qualsiasi ragionamento dovrà inevitabilmente partire dalla garanzia occupazionale di questi lavoratori come strumento a garanzia del Lavoro e Uguaglianza di trattamento, e non da forme di protratto assistenzialismo, qualunque esse siano.
Con o senza intendimenti tra ArcelorMittal e Governo (accordo del 4 marzo 2020) se si avrà reale volontà di sedersi attorno ad un tavolo, bisognerà farlo ripartendo dalle ragioni dell’accordo del 6 settembre 2018, e un progetto di legge speciale in favore dei lavoratori siano essi di ArcelorMittal, Ilva in A.S. o dell’Appalto.
Grazie all’incontro di giorno 27 maggio scorso, si definisce il numero di lavoratori iniziali pari a 43 unità (n°37 Operai, n°2 capi turno, n°4 Capi Squadra), 7 in aggiunta alle 36 previste.

FIM-FIOM-UILM hanno inoltre ribadito la necessità immediata di ulteriore ampliamento del bacino di lavoratori da ricollocare, anche attraverso l’utilizzo di maestranze in “distacco” per l’esecuzione delle attività di bonifica, mantenendo pari diritto normativo ed economico.

Le graduatorie dei lavoratori sono state elaborate in base all’anzianità di servizio e agli eventuali carichi famigliari, il tutto sviluppato dal seguente criterio:

  • 1 Punto per Anzianità di Servizio;
  • 5 punti per figli a carico,
  • 3 Punti per coniuge a carico e/o altri famigliari a carico.

Ilva fornirà una duplice comunicazione ai primi 43 lavoratori, una a mezzo portale, la seconda telefonica, attraverso le quali predisporre visita medica preventiva di idoneità con il medico competente che si svolgerà nei giorni 06, 13, 20 e 27 giugno 2020. All’esito positivo della stessa visita, seguirà la consegna della lettera di ripresa dell’attività lavorativa con impiego nell’ambito delle operazioni di bonifica.

Il primo dei 4 cantieri di lavoro è quello della “Discarica ex cava due mari” (cantiere titolo IV – lavori AIA), sito sulla provinciale per Statte.

Gli altri cantieri, lo ricordiamo sono:

  • Discarica ex “Cementir”
  • Area fanghi Acciaieria e Altoforno,
  • Caratterizzazione ambientale “Collinette ecologiche”

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