Taranto, 15/05/24
Il 16 aprile scorso si è svolta l’assemblea dei lavoratori, all’esterno dello stabilimento di
Grottaglie/Monteiasi, per rivolgere un messaggio di allarme a tutta la comunità a seguito
delle notizie emerse sulla stampa riguardanti la profonda crisi che impatta Boeing l’unica
committente della Leonardo Aerostrutture. All’iniziativa hanno preso parte i
rappresentanti delle istituzioni locali e regionali che hanno, all’unisono, solidarizzato con le
legittime preoccupazioni dei dipendenti impegnandosi, ciascuno per il proprio ruolo, a
sollecitare l’azienda (che vede il MEF come azionista di maggioranza) sul mantenimento
degli impegni presi riguardo alla solidità di prospettive dello stabilimento.
L’unica ad essere colpevolmente assente in un confronto inclusivo, partecipativo e
trasparente con i rappresentanti dei lavoratori e le segreterie territoriali, è stata proprio
l’azienda Leonardo SPA nonostante, già in data 09/04/24, le scriventi avevano chiesto un
incontro all’HR della Divisione Aerostrutture. Da allora, da parte della società, non c’è stata
neanche la volontà di discutere di una criticità che, seppur poco chiara e legata a
ripercussioni reputazionali che stanno coinvolgendo la committente, ha un oggettivo
nuovo impatto sui volumi produttivi dello stabilimento e di conseguenza sulla gestione
organizzativa delle attività. Come se non bastasse, infatti, nei giorni scorsi abbiamo
appreso dell’uscita di un nuovo piano produttivo “Z60” inviato dalla Boeing che
prevederebbe una riduzione delle consegne al cliente generando un aggravio
dell’insaturazione del sito.
Riteniamo questo atteggiamento non solo intollerabile ma soprattutto poco rispettoso nei
confronti delle lavoratrici e dei lavoratori, gli unici artefici dei risultati raggiunti dal
programma B787 nel corso degli anni. Ricordiamo altresì che solo grazie alle iniziative e
alle proposte messe in atto dalle OO.SS. si è riusciti ad impedire alla Leonardo di isolare il
comparto Aerostrutture (e, soprattutto, il sito grottagliese) rispetto alla violenta crisi
causata dalle normative anti-covid sul traffico aereo.
I tanto decantati progetti di diversificazione già avviati, data la complessità del business di
riferimento, purtroppo non generano carichi di lavoro adeguati a mitigare gli effetti
derivanti dalle incertezze del mercato Boeing e del programma B787, così come già
denunciato a valle dell’osservatorio strategico, tenutosi alla presenza dell’AD di Leonardo,
nel comunicato FIM/FIOM/UILM Nazionali dell’8 maggio scorso.
Tanto premesso, informiamo i lavoratori che in data odierna solleciteremo un nuovo
incontro all’HR della divisione, auspicando che possa avviarsi un confronto ad oggi
inesistente anche a livello di sito.
Riteniamo, inoltre, necessario coinvolgere la Regione Puglia chiedendo un tavolo di
confronto al fine di garantire una prospettiva industriale per il sito di Grottaglie a tutela di
tutti i lavoratori a partire dai lavoratori dell’indotto già provati dal massiccio utilizzo degli
ammortizzatori sociali (cigo/cigs) negli anni di fase pandemica.
Sarebbe utile ed opportuno che tale confronto, tra la Regione Puglia e le organizzazioni
sindacali, avvenisse anche alla presenza della Leonardo SPA (come mai avvenuto in
passato, nonostante le nostre continue sollecitazioni) per mettere a fattor comune, tra
tutte le parti coinvolte, lo stato dei contratti di programma messi a disposizione nei
confronti della società e le reali ricadute su tutti i lavoratori del perimetro Leonardo.
Resta inteso che, se la Leonardo dovesse continuare a sottrarsi al confronto con le
scriventi, decideremo con i lavoratori le azioni sindacali da intraprendere.
Le Segreterie e le RRSSUU
FIM FIOM UILM