ECCO LE ISTRUZIONI APPLICATIVE AI BUONI SPESA
Approvata ieri dalla Giunta Comunale la Delibera n. 79/2020, che vara formalmente a Taranto il servizio di erogazione dei buoni spesa per le famiglie in difficoltà a causa dei riflessi dell’emergenza sanitaria da Covid-19, sostegno che come noto opera a valere sulle risorse straordinarie stanziate dalla Ordinanza n. 658/2020 della Protezione Civile nazionale.
Il modulo di richiesta adottato ricade sotto la gestione della Direzione Servizi Sociali del Civico Ente, che si occuperà della rendicontazione, dei controlli e degli altri aspetti tipicamente amministrativi. A partire dal 6 aprile 2020, il modulo debitamente compilato potrà essere inviato tramite email all’indirizzo buonispesa@comune.taranto.it, oppure consegnato a mano, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12, negli uffici del Comando della Polizia Locale di via Acton, 77, dove sarà possibile anche ritirare i buoni spesa nei diversi tagli.
Sempre da lunedì 6 aprile 2020, sarà anche visionabile sul sito internet del Comune di Taranto la lista degli esercizi commerciali che intendono aderire allo specifico avviso pubblico.
[Domanda Buoni Spesa in fomato .doc]
[Domanda Buoni Spesa in formato .pdf]
[Fac-simile Buoni Spesa]
Il governo, attraverso un’ordinanza della Protezione civile, ha messo a disposizione subito 400 milioni di euro da distribuire ai Comuni, per permettere loro di erogare buoni spesa a persone e famiglie in difficoltà. Non si tratta dell’unica dotazione che il governo ha deciso di stanziare per i Comuni: altri 4 miliardi e 700 milioni — il fondo di solidarietà — saranno anticipati, rispetto alla tradizionale data di trasferimento (maggio 2020).
L’elenco (Taranto e provincia) qui riportato, riguarda però solo i 400 milioni concessi con l’ordi- nanza della Protezione civile. Saranno poi i Comuni a dividerli come meglio ritengono. Il criterio generale è che si vada da un minimo di 25 euro a un massimo di 50 euro per nucleo familiare: ma anche su questo i Comuni potranno regolarsi in autonomia. I soldi dovrebbero bastare fino al 15 aprile, giorno in cui dovrebbe avviarsi l’erogazione dei 600 euro per le fasce deboli previsti dal decreto «Cura Italia».