La legge consente allo studente lavoratore di godere dei permessi studio e a fruire di specifici permessi per studiare.
Come funziona il permesso di studio
La normativa riconosce allo studente lavoratore, compresi gli universitari, il diritto a fruire di permessi giornalieri retribuiti fino a 150 ore per sostenere le prove d’esame. Sempre lo Statuto riconosce al datore la facoltà di richiedere la documentazione da presentare per giustificare l’assenza.
Il permesso studio è retribuito
Durante l’astensione, il dipendente ha comunque diritto alla retribuzione spettante come se avesse regolarmente lavorato.
Chi ha diritto al permesso studio
Stante il tenore della legge che parla di “studente lavoratore”, il diritto ai permessi studio si estende a tutte le tipologie di contratto di lavoro subordinato:
- Lavoratori a tempo indeterminato;
- Contratto a termine;
- Apprendistato;
- Contratto di lavoro part-time.
Esclusi invece i contratti a chiamata. La Cassazione ha affermato anche al lavoratore a tempo determinato il diritto ad usufruire del permesso studio retribuito.
Come richiedere il permesso studio
Devi consegnare al datore di lavoro o al capo del personale un modulo firmato specificando bene il titolo e la qualifica che vuoi conseguire e la scuola a cui ti sei iscritto. Se prendi il permesso per andare a sostenere l’esame, devi poi rientrare in azienda con il certificato firmato dal docente.
Fonte: Lavoroediritti