L’agevolazione è prevista dal Decreto Aiuti e consiste nell’erogazione di un buono del valore massimo di 60 euro che può essere usato per l’acquisto di abbonamenti per i servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale e per i servizi di trasporto ferroviario nazionale. Possono beneficiare della misura le persone fisiche, studenti e lavoratori, che nell’anno 2021 hanno conseguito un reddito complessivo non superiore a 35.000 euro
Di cosa si tratta
Il contributo può coprire al 100% la spesa per l’acquisto di abbonamenti validi sui mezzi del trasporto pubblico locale, regionale e interregionale così come per i trasporti ferroviari nazionali. Sono esclusi i servizi di prima classe e superiori. Attenzione, però, il limite massimo del contributo riservato a ciascun utente è di 60 euro. In caso di esito positivo sarà generato un voucher da presentare entro un mese in una delle biglietterie. Sarà quindi il titolare del servizio a erogare direttamente il bonus. Che, va ricordato, è personale e non cedibile. E va utilizzato entro la fine dell’anno.
A chi spetta
Il bonus è a disposizione di chi nel 2021 abbia dichiarato un reddito massimo di 35mila euro, compreso di tutte le somme dichiarate e imponibili a fini fiscali, non solamente dei guadagni da lavoro o pensione. La domanda andrà presentata entro il 31 dicembre 2022.
Come fare la domanda per il bonus trasporti 2022
I beneficiari dovranno presentare domanda entro il 31 dicembre 2022, a titolo personale o per conto di un minore, accedendo al portale dedicato mediante SPID o CIE (carta d’identità elettronica).
In sede di registrazione bisognerà autocertificare le seguenti informazioni:
- nome, cognome, codice fiscale del beneficiario;
- nel caso in cui il beneficiario sia minore, il richiedente, assieme al proprio codice fiscale, deve anche attestare che il minore sia fiscalmente a suo carico;
- reddito complessivo del beneficiario conseguito nell’anno di imposta 2021 non superiore a 35.000 euro. Nel caso in cui il beneficiario sia minore, tale requisito deve sussistere in relazione al minore beneficiario del buono, a prescindere dal reddito del richiedente.
Le domande saranno ammesse fino ad esaurimento delle risorse disponibili e ciascun buono emesso sarà contrassegnato da un codice identificativo univoco, dal codice fiscale del beneficiario, dall’importo e dalla data di emissione e scadenza. Il bonus trasporti si affianca alla detrazione fiscale già prevista in relazione alle spese per l’abbonamento ai mezzi pubblici, che i contribuenti possono richiedere annualmente in dichiarazione dei redditi. L’agevolazione spetta anche ai minori fiscalmente a carico: in questo caso la domanda la deve presentare il genitore.
Fonte: Informazione Fiscale