PRESIDIO IN PREFETTURA SULLE RAGIONI DELLA SICUREZZA SUL LAVORO
Stamattina abbiamo presidiato la Prefettura con una folta delegazione di lavoratori e lavoratrici per affermare in maniera congiunta i temi legati alla sicurezza sui luoghi di lavoro e sull’importanza di porre in essere ogni azione finalizzata a contrastare questo insano fenomeno, in special modo durante la fase auspicata di ripresa del Paese e del Territorio. Abbiamo inoltre consegnato al Prefetto la Piattaforma unitaria per il Patto sulla Salute e sicurezza sul lavoro.
Più in generale, mentre noi chiediamo «zero morti sul lavoro», qualcuno chiede «zero diritti» e sono le stesse Associazioni datoriali che, in questo anno, hanno avuto il 74% dei finanziamenti dello Stato a favore delle aziende. Oggi da sud a nord del Paese siamo scesi di nuovo in piazza per far sentire la nostra voce. E’ arcinoto che non solo il pericoloso stallo delle vertenze ma la terribile pandemia ancora in atto, mette a repentaglio centinaia di migliaia di persone che rischiano di perdere il proprio posto di lavoro. Noi siamo sempre per risolvere i problemi e per trovare le soluzioni e auspichiamo mobilitandoci con tutte le nostre forze affinché ciascuno faccia la propria parte mostrando determinazione e senso di responsabilità per evitare di incendiare il Paese. Dall’inizio del 2021, secondo una statistica aggiornata al 4 maggio scorso, hanno perso la vita 185 tra lavoratrici e lavoratori sui luoghi di lavoro. Una condizione insopportabile per un Paese come l’Italia, che rappresenta la 7° forza manifatturiera a livello mondiale e la 2° in Europa. Il sindacato ha elaborato una piattaforma rivendicativa in cui si richiamano le responsabilità delle controparti e delle istituzioni governative, affinché si assumano azioni concrete ed esigibili. Non abbiamo bisogno del cordoglio, ma delle azioni preventive di responsabilità che evitino le stragi sui luoghi di lavoro.