ARCELOR MITTAL – Con o senza accordo tra Multinazionale e Governo

SI RISPETTINO I PATTI

Continua il rocambolesco rimbalzare di notizie, peraltro contrastanti tra loro, da parte di giornali e media sulla trattativa in corso tra Governo e multinazionale. Il Governo ha scelto di non far trapelare nulla sul tema di quello che a breve sarà l’assetto della più grande fabbrica d’Europa e le sorti di una comunità intera, quella tarantina.

Una scelta del tutto sbagliata per quanto ci riguarda, in quanto ogni accorgimento su quello che può rappresentare un assetto diverso della grande fabbrica, è necessario venga discusso con i soggetti che realmente conoscono le problematiche passate e presenti legate alla grande fabbrica, tutto ciò affinchè si escluda il caso paradossale di potersi trovarsi di fronte a problemi futuri, in aggiunta e senza che se ne siano fattivamente risolti i primi.

I giorni passano velocemente e, ad una settimana dall’udienza in Tribunale, le distanze restano sostanziali da quanto si fiuta. Vi sono distanze siderali tra Governo e multinazionale. Il Ministro Patuanelli ha fatto sapere nella giornata di Mercoledì scorso che, o si sarebbe chiusa la partita entro il 31 gennaio 2020 o si sarebbe andati ad udienza giorno 7 di feb-braio 2020 dinanzi al Giudice Claudio Marangoni che a dicembre concesse ulteriore tempo alle parti per addivenire ad una intesa evitando il ricorso d’urgenza presentato dai Commissari Straordinari di Ilva dopo che a novembre scorso la multinazionale aveva annuncia-to il disimpegno sulla grande industria.

Nessuna condivisione per la UILM su ulteriori esperimenti al caso dell’ex ILVA. Tutto dovrà compiersi nel rispetto delle ragioni legate ad una fabbrica sempre migliore passando per quello che è l’opera di ambientalizzazione e rispetto della vita, ma non sacrificando ulteriormente lavoro e lavoratori. Si apprenderebbe di una disputa di queste ore sui numeri degli esuberi, tra chi li definisce strutturali (multinazionale) e chi congiunturali (Governo). Come nell’accordo del 2018 per la UILM gli esuberi sono e resteranno semplicemente pari a zero.

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