Pubblichiamo integralmente il comunicato unitario del 2 aprile a firma delle segreterie FIM – FIOM – UILM – USB a valle dell’annunciata riduzione di alcune attività all’interno della fabbrica.
“Dopo comunicazione da parte di Arcelor-Mittal al- le aziende dell’indotto sulla riduzione del 25% della forza lavoro a cui si è aggiunta, ulteriore comunica- zione azienda le sulla sospensione e relativo posticipo, delle attività AIA che impegna circa 900 unità all’interno della fabbri ca, auspichiamo che questi provvedimenti, portino ad una effettiva e significativa riduzione delle presenze in stabilimento.
Per quanto riguarda Arcelor Mittal, continuiamo a ritenere, che l’unica strada percorribile per poter diminuire la presenza dei lavoratori in fabbrica, al fine di ridurre al minimo il rischio di contagio da COVID-19 era e rimane, il minimo tecnico di marcia (salvaguardia impianti).
Il minimo tecnico rappresenta quella condizione utile in cui l’azienda, in attesa delle restrizioni Governative, deve mettere in campo tutte le iniziative utili per una marcia che garantisca la salute e la sicurezza dei lavoratori.
Auspichiamo risposte concrete come da richieste inoltrate, da parte azienda le e da tutte le istituzioni coinvolte, a tutela de lla salute di tutti i lavoratori e le loro famiglie. Nella riunione di oggi (giorno 2 per chi legge) con il Prefetto abbiamo ribadito le nostre preoccupazioni su quanto elencato.