Taranto, 08/02/25
Nella giornata di lunedì 3 febbraio 2025, la Direzione aziendale della sede Leonardo di Paolo VI, Taranto, della divisione elettronica, insieme al responsabile delle relazioni sindacali, ha convocato le organizzazioni sindacali per un incontro di aggiornamento previsto dai piani di monitoraggio dell’accordo sindacale del 15 luglio 2022. Il suddetto accordo prevede, a valle di un piano di riorganizzazione ed investimenti della divisione elettronica, il trasferimento del personale di alcuni siti, tra i quali il sito di Taranto Paolo VI, presso la sede Aerostrutture di Grottaglie ed un piano di assunzioni che ha incrementato di fatto il numero complessivo dei lavoratori del sito di Taranto.
È utile ricordare che durante i precedenti incontri, fino all’ultimo, risalente a settembre 2024, l’RSU aveva richiesto di effettuare i sopralluoghi congiunti con l’Rsu/Rls per verificare il rispetto di tutte le condizioni relative alla sicurezza, al layout, agli spazi, ai servizi, alla mensa e ai parcheggi nei luoghi adibiti ad accogliere le persone del sito di Paolo VI, sopralluoghi mai effettuati per responsabilità da addebitare alla Direzione aziendale, avendo, Fim Fiom Uilm dato disponibilità incondizionata a tutela delle persone impattate per conciliare le esigenze del business con quelle dei dipendenti.
Per tali ragioni, Fim Fiom Uilm hanno appreso con estrema sorpresa, nel corso della riunione di lunedì scorso, la decisione di avviare il trasferimento a partire dal 1 marzo p.v. di una prima parte di lavoratrici e lavoratori, contravvenendo, di fatto, non solo a quanto già condiviso precedentemente, ma soprattutto nel totale disimpegno degli stessi accordi sottoscritti. Le OOSS avevano, tra l’altro richiesto precedentemente di effettuare un trasferimento che, trattandosi di circa 200 persone, prevedesse una pianificazione temporale certa per tutti, pur comprendendo di non poterlo completare in un solo giorno. Cosa non garantita proprio perché, per stessa ammissione aziendale, l’edificio di Grottaglie non è ancora completo come dispositivi di rete. Tuttavia, Fim-Fiom-Uilm hanno subito invitato l’azienda a rivedere la propria posizione provando a recuperare una relazione tra le parti costruttiva e collaborativa; l’incontro si era concluso con l’impegno ad aggiornarsi sulla base delle criticità rilevate dalle OO.SS. Così non è stato e nella giornata di ieri la Leonardo ha consegnato le lettere di trasferimento ad una prima parte dei lavoratori, preoccupandosi esclusivamente di rispettare il preavviso contrattuale che conferma la data sancita nelle comunicazioni formali, ovvero 1 marzo 2025. Tale atteggiamento ha generato un precedente pericoloso che determina uno strappo nei rapporti tra le parti che avrà inevitabilmente un impatto negativo soprattutto legato alla difficile fase organizzativa che dovrà affrontare la Divisione Elettronica.
FIM FIOM UILM, inoltre, ritengono utile ricordare alla Leonardo cosa prevede testualmente la gestione dell’accordo di luglio 2022: “..Il monitoraggio dell’andamento industriale sarà soggetto di periodici confronti con tutte le RSU attualmente in carica, Rsu siti cedenti ed Rsu siti riceventi e le strutture territoriali di tutti i siti della BU elettronica Italia con cadenza trimestrale, ovvero su richiesta di una delle parti..”
Nessun incontro congiunto è stato mai svolto. Inoltre, le parti hanno l’obbligo di condividere in maniera precisa e inequivocabile il livello di investimenti sul portafoglio prodotti con chiare e road map tecnologiche di sviluppo, che sappiano rispondere ai requisiti dei nuovi programmi, i necessari investimenti sul footprint industriale in Italia, volti alla creazione di centri di eccellenza tecnologica di prodotto, con missioni definite e rafforzate. Il sito doveva infatti diventare uno dei centri di eccellenza tecnologica, ma nessuna novità è stata fornita in tal senso.
Le OOSS non vorrebbero mai pensare che questa improvvisa ed unilaterale decisione, presa senza aver precedentemente finalizzato gli step previsti dalla gestione dell’accordo, sia finalizzata a dimostrare, già dalla prossima presentazione del piano industriale di Leonardo SPA (prevista guarda caso proprio per il mese di marzo p.v.), che l’azienda stia intervenendo per generare la multi divisionalità dello stabilimento Aerostrutture di Grottaglie, fingendo che tale operazione possa apportare beneficio per il sito ricevente in sofferenza produttiva a causa della crisi Boeing. L’accordo del 2022 non ha assolutamente nulla a che vedere con il destino delle Aerostrutture. A nulla serve diversificare semplicemente gli spazi fingendo che la soluzione possa risiedere in ipotetiche e non previste sinergie.
Le lavoratrici e i lavoratori non sono pacchi postali da poter spostare senza le dovute preliminari considerazione e gli approfondimenti del caso, per i quali eravamo tra l’altro tutti d’accordo durante gli incontri di monitoraggio. Se questa è l’attenzione che la Leonardo S.p.A. ha nei confronti delle proprie persone, come pubblicizzato dall’azienda da recenti interviste del proprio Top Management, è opportuno effettuare un’adeguata controinformazione per informare l’opinione pubblica di cosa sta avvenendo nello stabilimento di Taranto.
Inoltre, avendo la Leonardo informato le OO.SS circa la volontà di effettuare comunque i sopralluoghi congiunti nei prossimi giorni, informiamo l’azienda che FIM FIOM UILM non si sottrarranno e coinvolgeranno gli enti ispettivi competenti in caso di criticità o mancanze che dovessero emergere nella visita. A fronte di una atto unilaterale da parte della Direzione della Divisione Elettronica il sindacato unitariamente risponde programmando già nei prossimi giorni le assemblee con le lavoratrici e i lavoratori necessarie quest’ultime per condividere un percorso di mobilitazioni con il fine di sospendere i trasferimenti, previsti per il 1 marzo 2025, ed aprire un serio confronto con le RSU e le segreterie sulle modalità di applicazione dell’accordo del 15 luglio 2022.
Le Segreterie e le RSU FIM FIOM UILM