LEONARDO AEROSTRUTTURE

SCIOPERO DELLE MAESTRANZE: A GROTTAGLIE PRESIDI E SIT-IN DEI LAVORATORI

Una settimana densa di eventi quella che volge al termine. Siamo partiti con tutta fa fase organizzativa dell’assemblea di giorno 20 settembre, la quale, così come programmato si è svolta al di fuori dai cancelli del sito produttivo in Grottaglie, l’assemblea con i lavoratori.

Un’assemblea resasi necessaria, non solo per fare il punto sulla delicatissima situazione che l’impianto di produzione sta attraversando, ma anche per la decisione su possibili iniziative da assumere sulle rilevanze delle problematiche dell’intera divisione.

Va ricordato e, di questi ne siamo fieri assieme ai lavoratori, che la UILM, contro tutto e tutti e con grande senso di responsabilità, è stata la prima ad intercettare i fievoli segnali di un problema, quello del vuoto lavoro, che allo stato attuale riveste una vera e propria incognita per il futuro.
Dall’assemblea è scaturito la volontà di assumere in fretta, iniziative tese ad accentrare il problema della paralisi delle attività che, sebbene accentuate dalla pandemia, lasciano prefigurare a nostro giudizio, panorami molto incerti a cui adesso e non domani, vanno poste le dovute attenzioni affinché politica e azienda si assumano la responsabi- lità di attivare ogni percorso finalizzato ad un radicale cambio di passo per quanto attiene l’ingresso d nuove attività di lavoro.

Ben due note distinte inviate dalla UILM al dipartimento DIGOS della questura di Taranto, una giorno 18 settembre e l’altra il 21, per le giuste informative preventive al presidio e sit-in dei lavoratori, non sono bastate per scongiurare quello che alla fine si è rivelata essere la prescrizione del Questore di Taranto sulla modalità di svolgimento del presidio e nel limite massimo del numero dei partecipanti in 15 unità, il divieto di mezzi di amplificazione e il divieto di esposizione di cartelli e/o striscioni dal contenuto offensivo, che la UILM non ha tra l’altro mai fatto.

Nei fatti, eravamo e soprattutto siamo pienamente consapevoli dello stato di emergenza determinato dalla pandemia e ben abbiamo valutato preventivamente tutti i contesti ostativi possibili, ma mai avremmo voluto, nonostante l’adozione di tutte le cautele previste e la piena osservanza della legge annunciati nelle 2 distinte informative, trovarci di fronte ad un provvedimento da parte dell’Autorità competente, che nei fatti ci lascia molto, ma molto perplessi.

Un marciapiedi lungo quasi tutta una strada provinciale è pur sempre un marciapiedi. La ristretta delagazione di lavoratori di cui abbiamo fatto avviso, non vuol dire 1 ma neanche 70 (la stima previsionale comunicata) inoltre, vietare gli strumenti di amplificazione come i megafoni, fa da corollario a questo precedente davvero molto singolare. E ci fermiamo qui, per adesso.

Tutto ciò premesso, con grandissima compostezza e senza creare disservizi alcuni, si è svolta Mercoledì 22 settembre l’iniziativa spontanea dei lavoratori che ci ha visti dapprima presenti al presidio innanzi i cancelli della fabbrica, attraverso il quale sono state dapprima approfondite le ragioni della protesta, anche grazie al prezioso contributo dei mass media presenti all’evento; dappoi, il presidio e sit-in dei lavoratori lungo il tratto che costerna l’aeroporto Arlotta in Grottaglie, al sol fine di lanciare il netto grido di allarme sulla vertenza che la divisione aerostrutture sta attraversando per quanto attiene il sito produttivo di Grottaglie.

I lavoratori hanno sacrosantamente ritenuto che il luogo e il giorno dell’avvio della fiera dell’aerospazio, organizzata dal 22 al 24 settembre, potesse, come nei fatti lo è stata, essere occasione per ben rappresentare un momento di particolare importanza per l’avvenire del settore dell’aerospazio nel Territorio che così com’e non lascia scampo alle drammatiche future ripercussioni.

Siamo e restiamo fermamente convinti che silente non poteva passare la condizione di forte disagio e preoccupazione che i circa 1800 lavoratori e loro famiglia attraversano oramai da mesi. Infatti, va fortemente rimarcato che da Luglio i lavoratori vedono compromesso uno dei principali strumenti che conferisce dignità, il lavoro.

Durante la giornata non sono mancati i momenti di forte tensione dovuti alle evidenze del caso, tuttavia è stata occasione per confrontarci anche con le istituzioni intervenute, tra cui il presidente della Regione Michele Emiliano, il quale sebbene si sia reso disponibile a qualsiasi esercizio nelle sue funzioni ad ampliare la soglia di attenzione sulla vertenza LEONARDO, ma che, da sola non basta.

Intanto, grazie all’iniziativa dei lavoratori, proprio stamane è giunta la convocazione da parte della Regione Puglia a firma del Presidente Michele Emiliano e che cita testualmente: “In riscontro alle richieste di incontro urgente pervenute alla mia attenzione dalla RSU Fiom e Uilm, dalle Segreterie territoriali Fiom e Uilm e dal Segretario Generale Fim-Cisl per discutere del tema in oggetto indicato, convoco apposito incontro per giovedì 30 settembre p.v. alle ore 12.00 presso la sede della Presidenza della Giunta regionale – sala Di Jeso, lungomare N. Sauro 33.“

Sarà quest’ulteriore iniziativa, il mezzo per ben solcare il concetto che da questo pericoloso impasse necessita uscire, ed alla svelta! Proseguiranno gli impulsi dei lavoratori con l’iniziativa di giorno 29 settembre in Roma, della quale, chissà per quale effetto, ci aspettiamo probabilità di una ulteriore prescrizione da parte dell’Autorità competente. Andiamo avanti!

GRAZIE A TUTTI I LAVORATORI CHE HANNO RESO POSSIBILE QUESTA GIORNATA DI LOTTA

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