GLI APPROFONDIMENTI DELLA UILM

GREEN PASS PER ACCEDERE NELLE MENSE AZIENDALI: OCCORRE IL CONFRONTO CON PARTI SOCIALI

Da venerdì 6 agosto in Italia è obbligatorio il green pass per accedere alla maggior parte dei servizi e delle attività.

Dunque, non poco controverso il ferragosto sul tema dell’emergenza sanitaria, ciò dovuto al fatto che il Consiglio dei Ministri, tra le FAQ in materia di COVID-19, ne ha pubblicata una relativa all’obbligo della certificazione verde (green pass) per accedere alla mensa aziendale ed nei locali adibiti alla somministrazione di servizi di ristorazione ai propri dipendenti. Una decisione questa che ha creato forte malessere e tanta confusione tra i lavoratori atteso anche, che il green pass non allenterebbe le disposizioni introdotte da ben 2 protocolli di intesa con il Governo per gestire l’emergenza sanitaria, inoltre quei protocolli, quelle intese, sono state recepite con un decreto, e un altro accordo non può modificare la legge, dunque servirebbe un’altra legge.

Da parte sua, il Governo fa sapere che per la consumazione al tavolo al chiuso i lavoratori possono accedere nella mensa aziendale o nei locali adibiti alla somministrazione di servizi di ristorazione ai dipendenti, solo se muniti di certificazione verde COVID-19, analogamente a quanto avviene nei ristoranti. A tal fine, i gestori dei predetti servizi sono tenuti a verificare le certificazioni verdi COVID- 19 con le modalità indicate dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 17 giugno 2021.

La UILM ritiene che per combattere la pandemia abbiamo bisogno di responsabilità collettive e individuali, ma anche di soluzioni che non dividano e discriminino i lavoratori in azienda. Riteniamo a tutti gli effettiinaccettabile la mancanza di chiarezza normativa e la confusione generata dalla comunicazione governativa in assenza di provvedimenti chiari, con il rischio di generare contenziosi, discriminazioni, differenze di trattamento su materie cosi delicate. E’ imprescindibile il confronto immediato con il Governo al fine di mettere subito la parola fine a questo stato di incertezza normativa, che di certo non giova al momento già tanto difficile dei lavoratori, i quali, non va dimenticato, sono stati,con la loro responsabilità, veri protagonisti durante la fase emergenziale che ha permesso al Paese di non paralizzarsi del tutto.

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