OBIETTIVO UIL: ZERO MORTI SUL LAVORO
Ancora la sanità e l’assistenza sociale con 40.000 denunce, restano in vetta al triste incremento degli infortuni in occasione di lavoro.
Questo il primo dato che emerge e colpisce dalla nota congiunta sull’occupazione di Istat, Inail, Inps, Anpal e Ministero del Lavoro, relativa al quarto trimestre del 2020. 176.000 gli infortuni sul lavoro denunciati all’Inail con un aumento del 25,8% rispetto allo stesso periodo del 2019, di cui ben 75.000, il 40% del totale, per infezione in ambito lavorativo.
E se calano gli infortuni in itinere del 41,2% per il ricorso diffuso al lavoro agile, gli infortuni sul lavoro con esito mortale sono stati 223, comprensivi di 44 infortuni in iti- nere, negli ultimi tre mesi del 2020: il 4,7% in più rispetto allo stesso periodo del 2019. Tre casi su dieci determinati dall’infezione da Covid-19.
La Uil, impegnata nella campagna “Zero Morti sul lavoro”, si è imposta un obiettivo che non è diminuire, non è ridurre ma, azzerare.
Basta infortuni, basta morti sul lavoro, vogliamo il giusto riconoscimento delle malattie professionali. Questi numeri non sono numeri: sono persone. Non possiamo, non vogliamo dimenticarlo e lo ricorderemo sempre e con grande determinazione in tutti i tavoli negoziali su Salute e Sicurezza sul Lavoro a cui saremo chiamati.