IL SEGRETARIO NAZIONALE DELLA UILM IN VISTITA NELLO STABILIMENTO DI GROTTAGLIE
Nella giornata di ieri la RSU UILM Leonardo Grottaglie si è incontrata con il proprio Segretario Nazionale Responsabile del settore Leonardo, Bruno Cantonetti, in visita presso lo stabilimento grottagliese. Seppur in una condizione del tutto anomala a cau- sa del fermo impianti che ha decretato circa centosettanta giornate di fermate collettive, abbiamo potuto mostrare la peculiarità tecnologica e l’eccellenza del nostro ciclo produttivo. Durante la mattinata abbiamo quindi ripercorso le tappe che la UILM ha segnato nel corso dello scorso anno e che hanno portato alla sigla dell’accordo sindacale del 17 Dicembre 2020, scongiurando di fatto, come sempre da noi fortemente e coerentemente voluto, il ricorso agli ammortizzatori sociali. Come abbiamo ribadito più volte, però, non esiste alcuna possibilità di gestione chiara del contingente in assenza di una visione di futuro ben definita e che continua a mancare allo stato attuale, preoccupando tutti i lavoratori di Grottaglie, siano essi di Aerostrutture , di Fata Logistic Systems o delle aziende Technoplants, Axist, Hb Technology, Siram Veolia, Ina Global Service, I.F.M Spa, TSM (che più di tutti stanno soffrendo l’attuale situazione sia da un punto di vista salariale, sia di estrema incertezza sul futuro legato alla ripresa del mercato e alla necessità di normative a sostegno dell’occupazione). Nonostante l’accordo del 17 Dicembre abbia sancito la previsione di carichi di lavoro da affiancare al B787 sul sito di Grottaglie (progetto drone EURO MALE e progetto di ricerca denominato ASTRO) e nonostante le rassicurazione del Responsabile della Divisone Aerostrutture che in data 2 Dicembre 2020 annunciava alle OO.SS che l’avvio dei lavori in cantiere per giungere alla realizzazione del Drone sarebbe partito da Gennaio 2021, ad oggi oltre alla dichiarazione di intenti non esiste alcuna novità concreta. La stessa Azienda, inoltre, durante l’incontro sindacale del 23 Febbraio (con all’ordine del giorno i dettagli di avvio dei corsi c.d. sulle “Nuove Competenze”) ,attraverso le parole del Responsabile delle Operations, ha annunciato in maniera quantomeno più leale e trasparente che il progetto EuroMale, come tutti i programmi militari, necessita di un non ricorrente progettuale e di sviluppo molto lungo.
Tanto premesso, ciò che emerge e che ci preoccupa è la netta sensazione che la strategia industriale della Corporate di Leonardo SPA continui nei fatti a non vedere assolutamente le Aerostrutture come parte integrante del proprio core business.
Già prima della pandemia globale, infatti, la Leonardo aveva lanciato un piano strategico che si concentrava sul rafforzamento di un portafoglio di attività più focalizzato sui propri settori definiti strategici (escludendo di fatto il nostro comparto) e su una forte spinta all’innovazione per la creazione di nuovi mercati hi-tech. Successivamente, come noto, l’Unione Europea ha messo a disposizione ingenti fondi per il rilancio economico dei paesi maggiormente colpiti dal Covid-19. A tal proposito, i progetti di Leonardo per il Recovery Plan, spiegati dall’Amministratore Delegato alle commissioni Bi- lancio e Attività produttive della Camera, sono concentrati su cinque linee progettuali che escludono ancor di più totalmente l’Aeronautica civile e che vanno a rafforzare le linee operative già identificate precedentemente (servizi cyber, elettronica, digitalizzazione, intelligenza artificiale, connessioni satellitari, etc…).
Da sempre identifichiamo la genesi dei problemi della nostra Divisione nella riorganizzazione che portò alla scissione del vecchio settore Aeronautico e alla maldestra creazione della stessa nel lontano 2016, abbandonandola completamente al proprio destino su mercati altamente competitivi. Nel corso degli ultimi anni, però, abbiamo lavorato insieme alla Leonardo (e lo stesso accordo di dicembre ne rappresenta l’emblema) convinti di avere il comune obiettivo di porre le basi per una rinascita possibi- le delle Aerostrutture, partendo dalla necessità di valorizzare le competenze presenti, consapevoli che il differenziale competitivo rispetto ai concorrenti globali risieda nel saper fare, nel potenziamento della Ricerca e soprattutto nell’Ingegneria (che resta tuttavia ad oggi assolutamente ridimensionata visto che le scelte strategiche e i relativi progetti di ingegneria anche nel ramo Aerostrutture continuano ad interessare altre Divisioni, relegando agli stabilimenti del Sud esclusivamente la componente manifatturiera). L’assenza di una politica industriale aziendale adeguata, focalizzata a commercializzare le nuove iniziative, ad orientare adeguatamente gli investimenti governativi, rischierebbe in prospettiva di vanificare gli sforzi profusi fino ad oggi. Nell’interesse dei lavoratori tutti, pretenderemo dapprima che quanto sancito e sottoscritto tra le parti in termini di nuovi investimenti venga rispettato pedissequamente (l’accordo sindacale stabilisce il 2021 come anno di avvio delle fasi costitutive del progetto EuroMale, sia in ambito di Ingegneria Industriale e di Prodotto sia in ambito Produzione come test di prodotto) partendo dal prossimo incontro nazionale convocato per il 10 marzo p.v., ma torneremo a sollecitare anche tutti i livelli istituzionali affinché non passi inosservato l’isolamento della divisione rispetto al contesto di un’azienda a partecipazione pubblica, ribadendo la necessità di una politica industriale nazionale inerente al comparto che sia degna di questo nome e dei dipendenti che ci lavorano.