NESSUN PROFITTO SULLA PANDEMIA PER IL DIRITTO ALLE CURE INIZIATIVA DEI CITTADINI EUROPEI
È passato un anno dall’inizio dell’emergenza epidemiologica e la diffusione del Coronavirus non sembra essere rallentata. Il distanziamento sociale e i dispositivi di protezione individuale restano i principali strumenti per con- tenere il contagio e siamo in attesa che il vaccino diventi disponibile per tutta la popolazione mondiale.
Per garantire a tutti, il diritto alla salute e l’accesso al vaccino, il Comitato internazionale ha lanciato l’Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) “Diritto alle Cure – Nessun profitto sulla pandemia”.
Con CGIL e CISL abbiamo aderito con convintamente alla campagna promozionale perché nel momento drammatico che stiamo vivendo è necessario costruire la più ampia convergenza possibile tra tutte le realtà collettive che ritengono fondamentale la tutela del diritto alla salute come parte integrante dei diritti umani e universali, la salute prima di tutto, per questo è necessario tutto il nostro impegno e la nostra piena adesione a questa importante campagna istituzionale.
Rammentiamo che l’ICE è lo strumento istituzionale attraverso il quale i cittadini europei possono rivolgersi direttamente alla Commissione Europea per proporre un atto legislativo concreto: raggiunto 1 milione di firme a suo sostegno, la Commissione è obbligata a prendere in considerazione la petizione. L’obiettivo è quello di chiedere alla Commissione Europea di avanzare una proposta legislativa per:
1) Garantire che i diritti di proprietà intellettuale, compresi i brevetti, non ostacolino l’accessibilità o la disponibilità di qualsiasi futuro vaccino o trattamento contro il COVID-19;
2) Garantire che la legislazione dell’UE in materia di “esclusività dei dati e di mercato” non limiti l’efficacia delle licenze rilasciate dagli Stati membri;
3) Introdurre obblighi giuridici per le aziende beneficiarie di finanziamenti dell’UE per quanto riguarda la condivisione, attraverso una piattaforma pubblica e accessibile, delle conoscenze in materia di tecnolo- gia sanitaria, di proprietà intellettuale e i dati relativi al COVID 19;
4) Introdurre obblighi giuridici per le aziende beneficiarie di finanziamenti dell’UE in materia di trasparenza, con particolare attenzione all’uso dei finanziamenti pubblici, ai costi di produzione, nonché alle clausole di accessibilità concesse attraverso “licenze non esclusive”. e la sicurezza dei vaccini.
L’obiettivo della petizione, promossa da numerosi attivisti, ricercatori, varie personalità del mondo scientifico e rappresentanti di organizzazioni e movimenti progressisti europei, riuniti in un Comitato internazionale, è quella di raccogliere nel nostro paese 180 mila firme per chiedere che l’accesso ai vaccini e alle cure anti-pandemiche sia garantito gratuitamente e universalmente, che sui brevetti non ci sia alcuna speculazione e che venga esercitato un controllo pubblico sulle tecnologie sanitarie sviluppate per mezzo di risorse pubbliche e affinché vi sia trasparenza sui contratti tra autorità pubbliche e aziende private, sui costi di produzione e sui dati relativi l’efficacia e la sicurezza dei vaccini.
La raccolta di firme è stata lanciata il 30 novembre 2020 in tutta l’UE; da tale data, il Comitato ha un anno di tempo per raccogliere le firme necessarie nei 27 paesi dell’Unione.
L’unica via efficace per contrastare il Covid19 è la vaccinazione, occorre garantire la disponibilità dei vaccini a tutti, dobbiamo fare il possibile, vi sollecitiamo pertanto, ad aderire e promuovere la campagna attraverso la più ampia diffusione nelle sedi UIL, nei luoghi di lavoro e attraverso i social per favorire la raccolta delle firme.