ILVA IN AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA

CHIARIMENTI SULLE RIVENDICAZIONI IN SEDE STRAGIUDIZIALE E GIUDIZIALE

Nel nostro numero de Il Venerdì n° XVI – 17 aprile 2020, abbiamo ampiamente trattato ed affrontato il tema delle rivendicazioni in ambito stragiudiziale e giudiziale da parte dei lavoratori di Ilva in Amministrazione straordinaria per quanto attiene il processo selettivo effettuato da Arcelor Mittal. Con la premessa che ogni notizia e fatto che rende giustizia al sopruso, da qualunque direzione provenga, rappresenta senza dubbio un passaggio importante nel percorso già intrapreso dai lavoratori rappresentati dalla UILM per la tutela dei propri diritti. Come noto, la multinazionale non fornì ri- sposta a nessuna delle tante lettere inoltrate nell’interesse dei lavoratori, al fine di ottenere, in via stragiudiziale, il riconoscimento alle loro rivendicazioni. Tale situazione, va ricordato, comporta nella fase seguente, la necessità di decidere, ove ne ricorrano i presupposti, se adire al Tribunale per un’eventuale risposta positiva delle proprie richieste. Infatti, i nostri uffici legali hanno da tempo avviato, dietro l’espressa intenzionalità da parte del lavoratore, il vaglio del singolo caso, per individuare l’eventuale sussistenza dei presupposti indispensabili all’azione giudiziaria. Inoltre, fornendo nell’occasione, ampia notizia anche dei rischi connessi ad un eventuale rigetto delle domande. Giova infatti sottolineare, affinché la tutela del lavoratore sia tale, che in ambito giudiziario occorre agire con la giusta cautela, in quanto in molti ben ricordiamo cosa ha rappresentato nel passato il contenzioso legale avverso ILVA per il riconoscimento alla categoria superiore. Delle migliaia di rivendicazioni stragiudiziali e giudiziali presentate, solo un centinaio ebbero come esito transazioni tra le parti, e solo una decina furono quelle accolte dai giudici. Diversi inoltre, si rivelarono i casi respinti dal Tribunale, con la paradossale conseguenza della condanna dei lavoratori al pagamento delle spese (il danno e la beffa), per cui molti lavoratori abbandonarono i giudizi. La UILM non intende in nessun modo far calare il sipario sull’argomento, tutt’altro agire con ogni strumento utile, ma senza fare proclami (come altri), in considerazione sia dell’esperienza passata sia della situazione attuale e, soprattutto perché un caso specifico non è come un altro. Prosegue ogni Mercoledì, presso la sede di P.zza Bettolo 1/c, da parte della nostra Organizzazione la disamina preventiva dei singoli casi, per il tramite degli avvocati per ciò che attiene termini e criteri di selezione previsti dall’accordo del 6.9.2018 in specchio ad ogni singolo caso. Le lezioni del passato e la conoscenza del presente ci impongono la massima determi- nazione e severità nell’esercizio della tutela di questo bacino di lavoratori per proseguire con ogni azione consentita e necessaria, nella consapevolezza che non occorrono frasi e messaggi ad impatto, ma una seria attività costruita sull’analisi e informazione nell’interesse di chi rappresentiamo, e non solo.

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