ILVA IN AMMINISTRAZIONE STRAORDINARIA

INTEGRAZIONE SALARIALE 10%

Sono state diverse le note battute da parte delle agenzie di stampa sul tema dell’integrazione salariale ai lavoratori di Ilva in Amministrazione Straordinaria. A tal riguardo, anche se diverse di queste muovono a rassicurazione della presenza del provvedimento all’interno del Decreto Ristori, stando alla realtà dei fatti, l’eventuale approvazione, non impedirebbe inaccettabili ritardi sul peso delle buste paga dei lavoratori.
Ed è questa ennesima circostanza che ci ha indotti a coinvolgere nuovamente le istituzioni competenti. Pubblichiamo integralmente i contenuti della nota unitaria da parte delle OO.SS.:
“Le scriventi OO.SS. sono a rappresentare con la presente, nuovamente la questione relativa all’integrazione salariale dei lavoratori Ilva in AS.
Malgrado le tante rassicurazioni ricevute a più riprese in sede istituzionale da ben 4 Ministri, e dalla nota del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio in riscontro alla nostra del 19 c.m., lo ricordiamo, ad oggi registriamo la totale assenza di garanzie.
Infatti, non abbiamo certezza alcuna circa la presenza del provvedimento di integrazione salariale nel decreto Ristori e, qualora ci fosse, nessuna certezza sui tempi di erogazione dei benefici da parte di Ilva. A conferma di ciò, quest’oggi si è tenuto un incontro con i responsabili della Società, i quali hanno confermato la mancanza del requisito legislativo necessario a poter garantire, da parte della società, il prosieguo della corresponsione dell’integrazione salariale.

Inoltre l’azienda ha fatto rilevare che, qualora fosse confermata la presenza del provvedimento nel decreto Ristori, comunque non sarebbe in grado (visti i tempi di conversione in legge) di rispettare la tempistica di erogazione utile a non creare intollerabili vuoti nella retribuzione di questi lavoratori. Giova inoltre evidenziare che, nella migliore delle ipotesi, l’erogazione dell’integrazione salariale nei cedolini retribuzione dei lavoratori non avverrebbe tecnicamente prima del mese di aprile 2021. Per quanto sopra le OO.SS. chiedono alle Istituzioni destinatarie della presente, la convocazione di un tavolo urgente, atto a dirimere definitivamente e, per tempo, la delicatissima questione. Nostro malgrado, in assenza di risposte celeri provvederemo in tempi brevi alla mobilitazione dei lavoratori.”

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