DOCUMENTO CONCLUSIVO DEL CONSIGLIO TERRITORIALE DELLA UILM
Si è riunito oggi (Lunedì per chi legge) in modalità videoconferenza, Consiglio Territoriale della UILM Taranto alla presenza del Segretario generale nazionale Rocco Palombella, il Segretario generale della UILM Taranto Antonio Talò ed i segretari generali UILM Puglia Franco Busto, e UIL Taranto Giancarlo Turi. La relazione introduttiva del Segretario Antonio Talò ha focalizzato con puntualità tutti i temi legati all’industria ionica e nazionale nel contesto che via via andrà determinandosi per effetto del nuovo accordo tra ArcelorMittal e Governo sul nuovo assetto societario del Gruppo ex Ilva e per il quale è fonamentale avviare nell’immediato, un incontro congiunto con tutti i soggetti coinvolti (Invitalia, AMI e Ilva in A.S.), al fine di costruire con le parti trattanti le giuste e definitive prospettive industriali, occupazionali e di messa in sicurezza degli impianti dell’intero gruppo siderurgico. Tutto legato all’inequivocabile necessità del mantenimento degli attuali livelli occupazionali, siano essi lavoratori Sociali, dell’Appalto e di ILVA in Amministrazione Straordinaria. Servirà governare la storica fase di transizione con strumenti straordinari e che passino per la condivisione sociale in assenza dei quali si determineranno inevitabili fortissime ten- sioni. Ampia e attenta disamina è stata fatta sui temi legati alla salvaguardia della salute e dell’ambiente attraverso il riammodernamento impiantistico, con spunto sulle le ragioni che vedono, purtroppo nuovamente confliggere importanti strati della Comunità tarantina e che per la UILM, restano il tema fondante su cui modulare ragionamenti ed azioni, che in alcuni casi, la disambiguazione interpretativa da parte di alcuni soggetti, creano disorientamento e strumentalizzazione che avvelenano ancor dippiù il territorio.
Durante i lavori è stata parimenti trattata la situazione delle aziende del territorio, tra cui la vertenza Leonardo Grottaglie che ha visto e vede la UILM in prima linea, al fianco dei lavoratori, per difendere le ragioni legate al pesante calo produttivo strutturale, solo in parte acuito dalla pandemia, e per il quale è opportuno far leva e condizionare il Gruppo su scelte di sistema tese assicurare l’ulteriore apporto di lavoro, unite a strumenti straordinari per minimizzare l’impatto sulle retribuzioni.
Il Consiglio Territoriale della UILM afferma l’importanza di incidere in maniera netta e con strumenti straordinari, per attenuare le ricadute di questa gravissima situazione economico-sociale del Territorio e sulla necessità che il Governo, di concerto con le Regioni, intervengano immediatamente con un’integrazione salariale della cassa integrazione. La crisi causata dall’emergenza sanitaria, virulenta ed inaspettata, dal crollo dei consumi al riassetto economico-politico, rischia di straziare interi settori, se non dovutamente ed anzitempo attenzionati, tra cui quello industriale e generare risvolti drammatici sotto il profilo dell’occupazione. Importanti strumenti economici come i fondi messi a disposizione dalla Comunità europea (Sure, Next generation UE), non giungeranno prima di 6/12 mesi a causa del complesso iter di approvazione e l’emissione dei relativi bond necessari per la copertura. E’ dunque necessario per il Consiglio Territoriale della UILM adottare ulteriori azioni e rivendicarle in ogni sede per preservare e non disperdere il valore delle aziende del territorio e quelle del bacino degli ap- palti, già appartententi ad un settore, quello ionico, da tempo area di crisi complessa e duramente colpite dai risvolti passati. Il dibattito odierno ha messo inoltre a nudo i molteplici effetti causati dalle varie crisi del territorio che hanno determinato parziale ed in alcuni casi la totale inattività di lavoro, i cui effetti hanno causato e causano serie difficoltà per il sostentamento economico delle famiglie fino a limitarne lo stato di vita dignitoso per l’impoverimento di lavor- atori e famiglie. Nella piena consapevolezza degli scenari attuali è fortemente determinante l’importanza del rinnovo del CCNL 2020-2022 di categoria. Ancor maggiormente rispetto al passato, questo rinnovo contrattuale deve rappresentare un elemento centrale per la ripresa del settore e del nostro Paese. Per queste ragioni si ritiene non debba avere un orizzonte trop- po limitato, ma debba porre le basi del lavoro del futuro che abbia come obiettivo imprescindibile la salvaguardia occupazionale in una triste fase storica dove si registra una perdita di circa 390 mila occupati ed un incremento di circa 340 mila persone in totale inattività lavorativa.Il Consiglio Territoriale della UILM ritiene indispensabile concentrare l’azione sindacale insistendo nel far leva su proposte e azioni mirate allo sviluppo del settore industriale ecosostenibile, senza il quale è inammissibile pensare di far ripartire l’economia e la reale spesa delle famiglie, in special modo per quanto attierne il Mezzogiorno del Paese. Inoltre, si ritiene debba essere implementata la dote finanziaria in capo alle Autonomie locali, necessaria al sostenta- mento per le fasce più deboli della cittadinanza. Necessita infine una maggiore dote finanziaria per la Sanità locale e strumenti ad hoc, quali clausole di salvaguardia sociali che mirino alla valorizzazione di maestranze appartenenti a bacini di crisi come i lavoratori della ex Marcegaglia, per i quali necessita il rifinanziamento di una mobilità in deroga che determina di anno in anno l’ulteriore impoverimento di queste famiglie, e che è necessario quanto prima mettere mano alla norma attraverso un emendamento di legge.