GLI EFFETTI DEL COVID SELLA VITA DELLE LAVORATRICI
Ieri 10 dicembre 2020, rigorosamente su piattaforma zoom, si è tenuto un di- battito organizzato dal coordinamento pari opportunità UILTEC e UIL territoriale e nazionale, con il tema degli effetti Covid sulla vita delle lavoratrici.
Un invito esteso a tutte le categorie e che ha visto la partecipazione attiva anche del coordinamento UILM pari opportunità della regione Puglia, attraverso il quale non è mancato il prezioso contributo ai lavori, della coordinatrice UILM alle Pari Opportunità, Doriana Caleandro.
Il convegno è stato di grande arricchimento culturale che ha reso un quadro generale della condizione di tutte le donne lavoratrici.
Ne è emerso quanto siano comuni a tutte le stesse difficoltà da affrontare, e quanto le stesse siano peggiorate con l’arrivo della pandemia.
OLTRE ALLO SFORZO FISICO A FARNE DA PADRONA C’E’ LO STRESS PSICOLOGICO CHE PREME SU OGNUNA DI NOI.
Anche peggio nei casi di violenza subita in famiglia a causa di una convivenza forzata del lockdown. A prescindere dalla categoria di appartenenza o dalle mansioni svolte, le donne hanno visto triplicarsi i propri doveri con le attività familiari, aggravate dalla chiusura delle scuole, da una didattica a distanza con i nonni da tutelare e assenza di sostegni immediati da parte dello stato. Senza escludere le lavoratrici impegnate da casa con lo smart working o telelavoro, marcando la moltitudine di impegni da ricoprire contemporaneamente, fino ad arrivare ad una vera e propria sensazione di frustrazione e di inadeguatezza.
A tal proposito mi piace ricordare quanto fosse già complicata la conciliazione degli impegni anche prima di questa terribile pandemia, fra casa,lavoro doveri genitoriali e nei casi più gravi sostegno dei propri cari non autosufficienti. Infatti per cultura soprattutto territoriale, sono doveri da assegnare alle componenti femminili del proprio nucleo familiare. Spesso con la naturale conseguenza del rinunciare al proprio posto di lavoro o costrette a fare un passo indietro a discapito della crescita lavorativa guadagnata dopo lunghi anni di gavetta. Purtroppo siamo convinte che le discriminazioni tutte, compresa quella di genere abbiano una aggravante e cioè quella territoriale nonché culturale.
NOI DELLA UILM CONDANNIAMO OGNI FORMA DI VIOLENZA E DISCRI- MINAZIONE E PROMUOVIAMO L’UGUAGLIANZA DI GENERE.
Oggi, grazie alle convenzioni internazionali come la C-190 e la R-206 possiamo combattere ogni forma di violenza, discriminazione e molestia nel mondo del lavoro. Ma di certo è necessario continuare a vigilare su tali comportamenti e sulle nuove leggi affinché vengano rispettate e per non cadere nell’errore di lasciare che siano solo altri documenti inutili mai messi in atto e, rischiando di non arrivare mai a quel cambiamento culturale che è alla base di ogni evoluzione sociale.
È arrivato il momento di passare ai fatti piuttosto che alle parole. La UILM c’è. Forza donne, unite ce la faremo!