UILM E FIOM IN SCIOPERO E PRESIDIO CON I LAVORATORI
Si è svolto lo sciopero e il presidio dei la- voratori dinanzi i cancelli dell’azienda a valle delle assemblee dei lavoratori indette il 6 novembre, dell’HB Technology presso la sede di Faggiano (Ta). E’ emerso a gran voce lo sconforto e la profonda disillusione di tutti i dipendenti a causa dell’avvio della parziale internalizzazione di attività di installazione sottogruppi da parte della Leonardo Spa. Tale stabilimento nacque come risoluzione di una vertenza iniziata nel 2017, a seguito di cofinanziamenti pubblici che supportarono l’investimento privato necessario a creare quella che allora sembrava una vera opportunità per circa cinquanta famiglie pugliesi. Come già discusso in diversi incontri di monitoraggio de la vertenza, nonostante le sollecitazioni rivolte alla HB affinché diversificasse le attività produttive, all’attuale stato dei fatti l’attività di “miscellanea” con la committente Leonardo rimane l’unica commessa in grado di evitare le inevitabili ripercussioni occupazionali ai danni dei lavoratori. D’altro canto, la stessa Leonardo, la più grande partecipata pubblica del settore Aerospazio, Difesa e Sicurezza, mentre sfugge ai confronti sindacali chiudendosi in un inspiegabile silenzio nei confronti del futuro del sito di Grottaglie, persevera nell’agire disinteressandosi delle conseguenze sul territorio, comportandosi anzi a discapito dello stesso. Tanto premesso, le scriventi dichiarano o sciopero di 8 ore su tutti i turni per la giornata di giovedì 12 no- vembre p.v. con presidio davanti allo stabilimento della HB Technology di Faggiano, rivendicando la necessità di sospendere le attività di internalizzazione fino a la convocazione di un tavolo che permetta di confrontarsi a tutto tondo sulle politiche industriali che la società intende attuare nel breve e medio periodo e sulle conseguenze che le stesse continuano ad avere sul territorio tarantino. Quanto specificato sarà oggetto di discussione durante il prossimo incontro in videoconferenza convocato per il giorno 13/11 dalla Regione Puglia (alla quale come sempre è invitata la Leonardo che nei precedenti tavoli non ha mai partecipato), affinché questa situazione non si trasformi in un’ennesima occasione persa per una provincia già martoriata da una desertificazione industriale ormai avviata.