CCNL: SCIOPERO INEVITABILE TRATTATIVA PENOSA E INCONCLUDENTE
Dopo dodici mesi e tredici incontri inconcludenti e penosi con Federmeccanica e Assistal, lo sciopero è stato inevitabile. Una vera trattativa di merito non è mai partita e questo è inaccettabile. Ci siamo trovati di fronte a una controparte che ha considerato la nostra piattaforma una perdita di tempo e non la base di partenza. Vogliamo rinnovare un contratto che metta al centro la salvaguardia dell’occupazione e l’aumento dei minimi salariali. Inoltre chiediamo il rafforzamento del welfare sanitario e previdenziale, della sicurezza, della formazione e l’estensione delle tutele per tutti. Lo sciopero è stato necessario per una categoria che vanta un primato, quello di avere i minimi contrattuali più bassi di tutti i lavoratori dell’industria italiana. Una condizione ingiu- sta che deve essere risolta con il rinnovo del contratto”. Lo dichiara Rocco Palombella, Segretario Generale Uilm.
“In questi anni è mancata una vera politica industriale – esorta il leader Uilm – e questo ha fatto retrocedere i diritti dei lavoratori e il settore metalmeccanico. Vogliamo discutere con il Governo e Federmeccanica anche del ruolo delle multinazionali e del rispetto degli accordi sottoscritti. Non sono tollerabili situazioni come quella di Whirlpool a Napoli e delle centinaia di vertenze ancora aperte al Ministero dello Sviluppo economico”.
“Mai come in questo momento il rinnovo contrattuale rappresenta un elemento di fiducia ed è indispensabile per far ripartire i consumi e l’economia – continua – Senza il rilancio dell’industria non ci sarà la ripresa del Paese e questo deve essere chiaro sia a Federmeccanica che al Governo”. “Federmeccanica deve considerare i lavoratori come un patrimonio da salvaguardare – prosegue – Il grande consenso sulla piattaforma unitaria e l’alta adesione allo sciopero di oggi sono i nostri punti di forza da tenere in considerazione per tutto il percorso della trattativa”.
“Ci aspettiamo nei prossimi giorni che Federmeccanica riapra la trattativa senza pregiudiziali come l’aumento salariale legato esclusivamente al valore dell’Ipca – conclude – Se non sarà così, continueremo a manifestare e a mobilitarci”.