ARCELOR MITTAL

INCONTRO A ROMA CON LA MULTINAZIONALE
E VIDEOCONFERENZA CON PREFETTURA PER LA CRISI DELL’APPALTO

La trattativa tra Arcelor Mittal e il Governo è ferma da fine luglio scorso e le condizioni dei lavoratori e degli impianti, come da noi denunciato, peggiorano quotidianamente e non c’è più tempo per attendere, bisogna intervenire prima che la situazione dell’ex Ilva precipiti definitivamente.
Nell’incontro con ArcelorMittal tenutosi Mercoledì scorso, la UILM ha evidenziato tutte le difficoltà presenti negli stabilimenti, a partire da quello di Taranto, in particolare l’unilateralità dell’organizzazione del lavoro in fabbrica, i ritardi sulle opere di manutenzione e di ambientalizzazione e l’utilizzo inverosimile di straordinari in presenza di migliaia di lavoratori in cassa integrazione.
Abbiamo rappresentato, nonostante fatto in ogni sede politica ed istituzionale, situazioni di cui già siamo a conoscenza e che gli effetti della pandemia hanno peggiorato, consolidando la condizione già critica all’interno dei vari stabilimenti. A questo punto non è più rinviabile un incontro con il Governo, senza attendere la data delle elezioni regionali, che per quello che at- tiene il futuro degli stabilimenti e della siderurgia italiana, poco o nulla hanno a che fare. Mentre per quanto attiene la condizione dell’appalto e dell’indotto, si continua a fare i “conti” con una pericolosissima situazione legata ai mancati pagamenti per le fatture scadute, il cui ammontare è di poco prossimo ai 39 milioni di euro. Va evidenziato che in tale circostanza la UILM ha messo in campo, per alcune aziende, scioperi ed assemblee con i lavoratori la scorsa settimana.
Le risultanze della riunione svoltasi Mercoledì scorso alle ore 14 a Palazzo Chigi coordinata dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Mario Turco alla presenza della sottosegretaria allo Sviluppo Economico Alessandra Todde, e l’AD ArcelorMittal Lucia Morselli; si apprende aver dato costituzione ad una “cabina di regia” istituita presso la Prefettura di Taranto con l’obiettivo di regolarizzare i pagamenti e ristabilire la normale funzionalità nei rapporti tra committente e fornitori. La nostra organizzazione ha più volte denunciato anche alla Prefettu- ra la necessità di strumenti come questi, i quali non basta sancirli, ma necessita esercitarli.

Venerdì della prossima settimana, è previsto il primo incontro in Prefettura a Taranto.

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