ULTERIORE NOTA DI RICHIESTA DI CASSA INTEGRAZIONE ORDINARIA
Con nota del 8 luglio ArcelorMittal ha notificato alle OO.SS. la richiesta di cassa integrazione per un periodo di ulteriori 13 settimane a partire dal 3 agosto prossimo. Di fatto, una procedura per cautelarsi rispetto alla possibilità in caso di non rinnovo della cassa integrazione a sostegno del reddito con causale COVID-19. Il numero di unità che la multinazionale intenderebbe sottoporre alla riduzione dell’attività lavorativa, si legge nella nota esse- re fino ad un numero massimo di 8152 unità, anche in questo caso pari a quasi l’intera forza lavoro, distinti tra quadri, impiegati ed operai. La data per procedere alla consultazione con le parti sociali è prefisso per la data del 13 luglio prossimo alle ore 12.00.
Convinti delle ragioni che hanno dato luogo al nostro esposto/denuncia presso l’INPS, non abbiamo esitato a definire questa ulteriore richiesta un “copia e incolla” delle precedenti e per quanto tali, senza l’accoglimento delle rivendicazioni da noi avanzate circa l’ integrazione al reddito e tutta una serie di misure tese a rendere meno devastante gli effetti cassa integrazione, nessun accordo potrà concludersi, peraltro in continuità a quanto già avviene da diverso tempo.
Va inoltre ricordato che la prima richiesta di cassa integrazione, l’azienda la avanzò a luglio 2019 per un numero massimo di circa 1200 unità massime e la durata di 13 settimane a fronte della paventata “crisi di mercato”, la quale è proseguita con le varie proroghe sino a marzo scorso ove, gli effetti della pandemia hanno permesso ad ArcelorMittal, la trasformazione della CIGO con causale COVID-19 per il numero massimo di 8150 unità massime. Con questa causale, le sospensioni proseguono da marzo a giugno 2020 e prosegue, per le autorizzazioni causa emergenza, per 4 settimane ulteriori dal 6 luglio 2020.