EMERGENZA LAVORO

AGIRE IN FRETTA PER TAMPONARE ULTERIORE EMORRAGIA OCCUPAZIONALE

Sul fronte del mercato del lavoro, occorre agire in fretta con la proroga di alcuni interventi e la predisposizione di ulteriori misure, perché mentre i giorni passano, inesorabili, si stanno perdendo pezzi consistenti di occupazione. Sicuramente le misure attuate, tra cassa integrazione, blocco licenziamenti e smart working, hanno contenuto effetti negativi ben peggiori degli attuali, ma le ricadute dell’emergenza in atto sul mercato del lavoro sono evidenti e molto preoccupanti a giudizio della UILM.
I dati di maggio, infatti, mostrano un calo di oltre 600 mila occupati rispetto allo stesso mese del 2019, di cui il 44% è donna. Per non parlare del criticissimo aumento del 3,1% degli inattivi e della drastica riduzione di quasi 600 mila subordinati a termine.
La riflessione aperta in questi giorni sulla proroga del blocco dei licenziamenti accompagnata dal prolungamento degli strumenti di integrazione salariale necessita di essere messa nero su bianco, tanto quanto, a carattere nazionale, un intervento che permetta una maggiore flessibilità ai contratti a tempo determinato. Muoversi con celerità per tamponare una ulteriore emorragia occupazionale e contenere al massimo la fuoriuscita di ulteriori lavoratrici e lavoratori è un percorso obbligato se non vogliamo che la crisi, da sanitaria ed economica, si trasformi presto in una grave crisi sociale.

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