VARATO IL NUOVO DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Il Presidente del Consiglio dei Ministri ha firmato il DPCM del 26 aprile 2020, recante ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull’intero territorio nazionale.
Le disposizioni introdotte si applicheranno dal 4 maggio 2020, in sostituzione di quelle del DPCM 10 aprile 2020 e saranno efficaci fino al 17 maggio 2020.
Da lunedì 4 maggio le prime riaperture: ripartiranno, tra gli altri, le imprese di costruzioni, le industrie manifatturiere, estrattiva, automobilistica, tessile e del vetro. Via libera anche alla fabbricazione dei mobili e al commercio all’ingrosso funzionale.
I datori di lavoro privati potranno continuare ad applicare il lavoro agile a ogni rap- porto subordinato, sempre tramite la procedura semplificata ed in assenza di accordi individuali. Sempre alla base, anche per la Pubblica Amministrazione, la promozione di fruizione periodi di congedo ordinario e ferie. Per le attività professionali, inoltre, si raccomanda sempre il ricorso allo smart working ove possibile e l’assunzione di protocolli di sicurezza anti-contagio. Nei casi in cui non si possa rispettare la distanza di un metro, il Decreto stabilisce “l’adozione di strumenti di protezione individuale”.
Per quanto riguarda la mobilità delle persone, si potrà tornare a muoversi da un Comune all’altro entro la stessa Regione per motivi di lavoro, salute o “necessità e urgenza”. Tra le autorizzazioni previste dal Decreto, anche “gli spostamenti per incontrare congiunti, purché venga rispettato il divieto di assembramento e il distanziamento e vengano utilizzate protezioni delle vie respiratorie”.